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Bruce Springsteen - Working On A Dream

 

Provenienza: USA

 

Genere: classic rock

 

Voto: ***1/2

 

Brano migliore: Good Eye

Commento: Non lasciatevi ingannare dall'inizio, questo disco del Boss è sicuramente ben fatto e pieno di buone canzoni. Si parte con la lunga Outlaw Pete, brano oltremodo epico ed inconsueto nel repertorio del nostro, con una melodia che ricalca in modo imbarazzante I Was Made For Lovin' You dei Kiss (sic!). My Lucky Day è un discreto singolo rock che potrebbe essere tranquillamente una outtake da Born In The U.S.A.. Leggermente peggio è la strombazzata ode "obamiana" Working On A Dream, che pare un ritorno al pop introverso di Tunnel Of Love o Lucky Town.

Dopo questo trittico iniziale il disco prende definitivamente quota proponendo diverse canzoni dall'impianto melodico solido, soprattutto belle ballate rock accorate come da anni non sentivamo nei dischi di Springsteen. Piacciono soprattutto Queen Of The Supermarket, con la sua aria proletaria ed appassionata (da qualche parte vicino ai Creedence Clearwater Revival), il bluesaccio chitarra acustica ed armonica filtrata Good Eye (qualcuno ha parlato a sproposito di Charlie Patton come ispirazione, io ci vedo invece molto di più il minimalismo dei Suicide di Alan Vega) e quella The Wrestler posta in chiusura, colonna sonora dell'omonimo film che ha rilanciato la carriera di Mickey Rourke.

In realtà è però tutto un susseguirsi di canzoni che funzionano con una produzione di Brendan O'Brein che finalmente è adeguata dopo i passi falsi di Devils And Dust e del terrificante Magic

 Lorenzo Allori