Anno di pubblicazione: 2015 Provenienza: Svezia Genere: psichedelia Voto: ***1/2 Brano migliore: Sova
Commento: Per nostra fortuna Reine Fiske ha deciso di riesumare la gloriosa sigla Dungen, non limitandosi al suo fortunato side project The Amazing. I Dungen tornano in pista con inaspettati accenni indie rock (Allas Sak, Sista Festen), ma poi riprendono quota con la consueta vena psichedelica, che guarda fortissimamente agli inizi degli anni '70. In questo album, rispetto al passato, ci sono maggiori accenni al folk ed al progressive (forse eredità tratta proprio dall'esperienza The Amazing) e questo non fa che rendere più appetitosa che mai la pietanza. Particolarmente felici i brani più strumentali e dove può intervenire il bravissimo fiatista Jonas Kullhammar (sax tenore, clarinetto). Non è il miglior disco dei Dungen, ma è sempre un gran bel sentire.
Assomiglia a: ai Pink Floyd di Meddle o di Atom Heart Mother. Dove ascoltarlo: dentro ad un thriller scandinavo. |