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Fran Healy - Wreckorder

Anno di pubblicazione: Ottobre 2010

Etichetta: Wreckorder Label

Provenienza: Scozia (UK)

Genere: Pop

Voto: **1/2

Brani migliori: Buttercaps, Holiday, Rocking Chair


 

Fran Healy ha deciso di dimostrare ai suoi fan (e non) di essere cresciuto, di non essere più il ragazzo dagli occhioni azzurri che appariva nel libretto dell'album The Man Who (1999), ma un uomo e un songwriter maturo e sicuro di se, e lo fa senza i suoi Travis alle spalle e con qualche capello bianco in più..

Il risultato è Wreckorder, un album nato tra Berlino (città dove ora vive il cantante) e New York City, prodotto dalla label personale di del cantante scozzese (con cui condivide anche il nome), può vantare anche illustri collaborazioni, prima tra tutte quella con Paul McCartney. Le sonorità pop si mescolano con un po' di quella malinconia tipica dello Strathclyde che già aveva caratterizzato la produzione dei Travis.

Le dieci tracce dell'album non hanno una vera e propria soluzione di continuità, anzi appaiono  slegate tra loro, e a tratti fanno dimenticare all'ascoltatore che l'album sia un lavoro solista di Healy. Dopo l'apertura un po' incerta con una ripetitiva In The Morning, il cui testo pecca di  troppa semplicità, il disco si chiude con un altrettanto ripetitiva Moonshine, mentre le tracce intermedie scivolano via una dopo l'altra in maniera orecchiabile e impeccabile, ma al contempo lasciano l'amaro in bocca perchè manca qualcosa di indefinibile e inafferrabile, che però fa la differenza tra un buon disco e un bel disco.

Degne di nota sono Buttercaps, primo fortunato singolo estratto dall'album, che è anche la canzone più commerciale di questo lavoro, Holiday, che a occhio e croce sarà il secondo singolo, ed infine, quello che a mio parere è il brano migliore: Rocking Chair, una ballata semplice e diretta, perfetta per la voce sussurrata di Healy. Intendiamoci, Wreckorder non è un brutto album, solo che da Fran Healy ci aspettavamo, e ci aspettiamo, di più.

  Francesca Ferrari