Commento: Sinceramente mi ero stufato di Joan As Police Woman, un progetto che ritenevo ormai privo di ogni significato. Meglio allora rivolgersi ai ritmi schizzati di Peaches o, in generale, alle numerose nuove alfiere del dream pop. Invece questo The Deep Field è un signor disco, uno dei migliori di questo scorcio iniziale di 2011. La musica che scorre forte in questi solchi si può riassumere in una sola parola: soul. Non è il soul straordinario degli anni ’60 e nemmeno quei pasticci rnb che ci vengono propinati dai grandi network. E’ musica moderna, in cui l’anima (e non la voce, come erroneamente si crede) vibra ed emette suoni. Sono convinto che se Otis Redding avesse meno di trenta anni oggi, farebbe più o meno questo tipo di musica. Assomiglia a: all’esordio di Antony & The Johnsons, The Czars Dove ascoltarlo: dando il primo bacio alla ragazza più brutta (ma più simpatica) della classe. |