Anno di pubblicazione: 2013 Provenienza: Gran Bretagna Genere: brit pop Voto: ***1/2 Brano migliore: Upstarts
Commento: Johnny Marr fa parte di quella schiera di chitarristi di talento che hanno sempre stentato al di fuori del gruppo madre. Mi viene in mente Jimmy Page come esempio di musicista altrettanto geniale che fuori dalla propria band di origine ha altrettanto collezionato quasi solo una lunga serie di buchi nell'acqua. Johnny ci ha provato in tutti i modi e se non si vuole considerare un suo progetto la marginale eppure super pubblicizzata collaborazione con i Modest Mouse di diversi anni fa, ha quasi sempre fallito. The Messenger è il suo primo album solista in assoluto. Mettendolo nel lettore cd si rimane spiacevolmente colpiti dall'inizio banale. Sembrerebbe uno di quelli album di scialbo indie pop dei quali sono strapieni i negozi di dischi di mezza Gran Bretagna. Poi arriva European Me (terza traccia in scaletta) ed il cuore si ferma, perché cazzo lui è Johnny Marr!!!!!! e sembra davvero di sentire gli Smiths in azione. L'album prosegue sempre in crescendo donando tre grandi canzoni pop (Upstarts, New Town Velocity e Word Starti Attack). E che pretendevate? Un nuovo The Queen Is Dead per caso?
Assomiglia a: sembra strano ma assomiglia a certe cose del Morrissey solista (con ingredienti più americani, come da marchio di fabbrica Marr). Dove ascoltarlo: ad un raduno di nostalgici anni '80. |