Commento: fino alla fine degli anni ’90 rn’b non era affatto una parolaccia. Significava rhythm n’blues, cioè il nobile progenitore del soul. Dopo quella data è diventato invece sinonimo di musica patinata con belle ragazze che sculettano e si strusciano a nerboruti rapper tatuatissimi. Macy Gray negli anni ’60 sarebbe stata una stella di prima grandezza della “nostra musica” ed invece, nata in questi anni oscuri, è passata al nemico. Oggi ritorna con un album certamente non completamente riuscito, ma sicuramente incoraggiante e coraggioso. Covered ci mostra la nostra infatti alle prese con diverse canzoni di area rock ed il repertorio non è affatto scontato (ad esempio Here Comes The Rain Again degli Eurythmics, Creep dei Radiohead, Teenagers dei My Chemical Romance, Nothing Else Matters dei Metallica, Maps degli Yeah Yeah Yeahs o Wake Up degli Arcade Fire). L’unica concessione ai classici del soul è Buck di Nina Simone. Assomiglia a: Nina Simone (peggio però, eh!)
Dove ascoltarlo: su un ring durante un allenamento di pugilato.
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