Commento: Willy Vlautin è uno degli scrittori più dotati della sua generazione. Ha mostrato tutte le proprie qualità sia con i suoi Richmond Fontaine, sia con racconti e romanzi, che lo hanno fatto paragonare da più parti a George Pelecanos. E’ stato dunque un approdo naturale per lui quello del concept album. The High Country ci racconta una storia di isolamento spirituale e di redenzione con elementi ecologisti che la accomunano a Greendale di Neil Young. Il disco soffre però dei problemi tipici dei concepì: la narrazione scorre faticosamente se non si padroneggia perfettamente l’idioma inglese, ci sono troppi brani strumentali che servono per collegare le varie scene e lo stesso si può dire dei vari talkin’ blues disseminati qua e là nella trama. Ad aumentare la confusione ci pensano poi i Richmond Fontane, che abbandonano il loro saporoso country rock d’antan per immergersi in un rock urlato e battente al quale non riescono a donare la giusta misura. Una mezza delusione insomma, comunque salvata da alcune canzoni sopra la media. Assomiglia a: agli ultimi Drive By Truckers. Dove ascoltarlo: in equilibrio su un tronco tagliato mezzo immerso in un enorme bacino idrico artificiale. |