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RIVAL SONS - Head Down

Anno di pubblicazione: 2012

Provenienza: U.S.A.

Genere: hard rock

Voto: ****1/2

Brano migliore: All The Way


Commento: da qualche anno l'hard rock è tornato di gran moda. In giro c'è un grande affollamento di band che hanno come scopo di rinverdire i fasti di un genere che, negli anni '70, ha fornito prove straordinarie, sia commercialmente, sia in fatto di pura qualità musicale. Ma quanti di questi gruppi sono credibili? I Wolfmother quando sbancavano le classifiche con Woman (peraltro canzone dal bellissimo tiro) sembravano forse toccati dalla grazia degli Dei del rock? Ebbene, questo nuovo album dei Rival Sons è quanto di meglio sia mai stato prodotto in ambito hard rock negli ultimi venticinque anni. Dirò di più: questo album non sfigura per niente rispetto ai classici del genere e lo fa grazie ad una produzione impeccabile e ad un canzoniere di gran classe. I Rival Sons spesso sembrano i Led Zeppelin del secondo album, a volte i Deep Purple del periodo Tommy Bolin; in qualche altro caso si sentono echi dei Black Crowes di Three Snakes & One Charm, altre volte mettono in mostra la furia dei primi Skid Row o un riffing degno del miglior Joe Perry. In poche parole ne esce fuori una scaletta da paura, con canzoni orecchiabili, senza essere troppo ruffiane (Wild Animal, All The Way), inni di potente rock n'roll (Keep On Swinging, You Want To, Run From Revelation) ed un paio di ballate da pelle d'oca degne del miglior Paul Rodgers (Jordan, True). Mezzo voto in meno per l'ovvia mancanza di originalità.


Assomiglia a: Bad Company

Dove ascoltarlo: nella rock n'roll Hall Of Fame.