Anno di pubblicazione: 2017 Provenienza: Gran Bretagna Genere: classic rock Voto: **1/2 Brano migliore: The Last Refugee
Commento: Venticinque anni fa Roger Waters rilanciava la propria carriera solista con l'ottimo Amused To Death che, pur riproponendo alcune delle caratteristiche ossessionanti della sua musica, almeno da Animals in poi, lo poneva al pari di altri grandi vecchi della musica rock (David Bowie, David Byrne, Peter Gabriel) nel ricercare una via intelligente e battagliera al pop. Ci sono voluti venticinque anni di (auto)celebrazioni per avere tra le mani questo nuovo Is This The Life We Really Want?; Jeff Beck è stato sostituito da Jonathan Wilson come portatore sano di idee musicali, ma il risultato lascia certamente l'amaro in bocca. Se si esclude forse un buon trittico posto all'inizio del disco (Dejà Vu / The Last Refugee / Picture That), la nuova musica watersiana si ostina a riproporre all'infinito i cliché musicali che hanno definito il sound dei Pink Floyd post Dark Side e prima della gentile rivoluzione gilmouriana. E ancora Picture That richiama fortemente certi album prog di fine anni '70, quando tutto stava per cambiare e pochi Giapponesi sull'isola deserta continuavano imperterriti la loro guerra con i sintetizzatori. Bird In A Gale e Part Of Me Died sono poi talmente citazioniste da risultare perfino comiche in certi passaggi. Roger Waters è sempre stato un uomo di sinistra e qui certo non le manda a dire a Donald Trump ed alla nuova destra populista, ma allora come mai in fatto di musica è un fascista? E' questa la musica che vogliamo davvero?
Assomiglia a: The Final Cut, The Pros And Cons Of Hitch Hicking ecc. Dove ascoltarlo: ad un'audizione per una cover band dei Pink Floyd. |