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Ryley Walker – Golden Sings That Have Been Sung

Anno di pubblicazione: 2016

Provenienza: U.S.A.

Genere: folk, psichedelia

Voto: ****

Brano migliore: Sullen Mind


Commento: Era un trionfo annunciato ed infatti è molto probabile che Ryley Walker sia finalmente riuscito a trovare la tanto sospirata quadratura del cerchio della propria musica. Il precedente Primrose Green ci aveva fatto sobbalzare dalla sedia per un suono affascinante, per una tecnica chitarristica strabiliante e per una voce che ricordava tanti maestri del passato (John Martyn e Tim Buckley su tutti). Le uniche vere assenti erano le canzoni. Il buon Ryley sembrava dunque più un maestro di stile, che un vero grande cantautore. Questa volta invece ci sono anche i brani di livello. Certo non si possono fischiettare sul tram mentre si va a lavoro, non hanno la struttura solida delle perfette canzoni pop, ma sono comunque composizioni complete e godibili. Lui poi ha acquisito ulteriore sicurezza e lo dimostra il fatto che, nella versione deluxe dell'album, piazza un'esecuzione dal vivo di Sullen Mind lunga addirittura 41 minuti. Questo è forse l'unico vero rimando alla psichedelia pura, imbastardita peraltro con il jazz modale. Per il resto si respira aria di grande folk, non necessariamente di origine americana. Questo è sicuramente un album del quale ci ricorderemo molto a lungo.


Assomiglia a: Bert Jansch che suona le canzoni di Tim Buckley o di Fred Neil.

Dove ascoltarlo: in una baia battuta dalla brezza del tramonto.

 Lorenzo Allori