Anno di pubblicazione: 2013 Provenienza: Gran Bretagna Genere: psichedelia, garage rock Voto: ***1/2 Brano migliore: The Garden Feature
Commento: se i Bevis Frond (siglia dietro alla quale si nasconde il chitarrista e cantante Nick Saloman) non avessero cocciutamente perseguito la psichedelica ed il garage rock venticinque anni fa, chissà se oggi avremmo avuto i Black Rebel Motorcycle Band, o Kurt Vile, perché di Ty Segall ne vogliamo parlare? Con il destino strano di essere apprezzati più negli States che in patria, i Bevis Frond hanno sfornato decine di album di buon livello. Questo White Numbers è ambizioso come pochi altri (doppio cd con 24 canzoni) e promette di replicare i fasti del mitico ed ormai introvabile Miasma (loro esordio datato 1987). Lo stile classico dei Bevis Frond qui si arricchisce di numerosi ed interessanti spunti acustici, sorretti da una vena melodica che è tipicamente british (degna del miglior Steve Winwood), anche se le chitarre continuano a richiamare gente come Neil Young o J Mascis. Ci sono diverse canzoni spettacolari in questo album (The Garden Feature, The Likes Of Us, I'm The Only One), ma anche un paio di peccati di superbia imperdonabili ai miei occhi. Come si può plagiare così disinvoltamente un brano arcinoto come Light My Fire dei Doors, non accreditandolo correttamente (Neverwas)? Come si può pensare che non spacchi le palle una jam chitarristica senza né capo, né coda lunga ben 42 minuti (Homemade Traditional Electric Jam)? Assomiglia a: vedi sopra Dove ascoltarlo: aspettando il traghetto per le vacanze. |