Anno di pubblicazione: 2015 Provenienza: U.S.A. Genere: punk rock, classic rock Voto: **1/2 Brano migliore: Fired Up
Commento: Il movimento punk, narra la leggenda, nacque per mandare in pensione i musicisti progressive. Ben presto però i punk rockers, che sanno essere ambiziosi come qualsiasi altro essere umano, iniziarono a cercare di complicare il loro semplice rock in 4/4. Già nel 1984 gli Husker Du regalarono al mondo un concept meraviglioso su doppio album (Zen Arcade) e su su ci sono diversi altri esempi esempi, fino alle recenti trasformazioni in senso progressivo di Trail Of Dead ed At The Drive In (leggere alla voce Mars Volta). I Titus Andronicus, nati come gruppo di area indie folk e convertitisi sempre di più al punk rock, sono ambizioni fin dal nome, preso dal titolo di una famosa tragedia di Shakespeare. Qui addirittura realizzano un melodramma in cinque atti, cimentandosi addirittura in lunghe ed oltremodo tediose parti strumentali (More Perfect Union), in intermezzi silenziosi ([Intermission]) ed in molti altri trucchi narrativi che hanno caratterizzato il rock nei suoi decenni d'oro. Nel mazzo ci sono anche le cover di I Lost My Mind (Daniel Johnston) e di A Pair Of Brown Eyes (The Pogues). Evidentemente c'è chi può permettersi di essere ambizioso e chi non può. I Titus Andronicus al quarto album ancora non possono e forse quindi non potranno mai.
Assomiglia a: Flogging Molly, The Gaslight Anthem Dove ascoltarlo: nel più vicino teatro parrocchiale. |