Commento: finalmente questo doppio dal vivo (cd + dvd) ci rende conto dei mitizzati concerti dei Wovenhand. Registrato in una chiesa sconsacrata olandese, un paio di anni orsono, l’album mette in mostra tutti i consueti pregi della musica ideata dal grande David Eugene Edwards: intensità emotiva senza pari, grandi suggestioni e quella voce lì, filtrata come da buone abitudini, a ricordarci come sia possibile produrre ancora dell’ottimo rock epico. Tante ballate da spellarsi le mani ad applaudire, spesso con arrangiamenti ridotti all’osso (un tocco di pianoforte, qualche nota spettrale suonata dal dobro, la batteria con le spazzole). Bello e suggestivo anche se i Sixteen Horsepower (la band originale di Edwards) erano molto meglio.
Assomiglia a: Nick Cave & The Bad Seeds, Thin White Rope
Dove ascoltarlo: come colonna sonora di un western crepuscolare.
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